Daniele Gallerani Podcast

Storie straordinarie raccontate da un osteopata
Contattami

Segui il podcast sulla tua piattaforma di streaming preferita:

Spotify

Google Podcast

Apple Podcast

Podcast Addict

Spreaker

Stagione 2 – Episodio 25: Mi sento Vecchia

 

Questa è la storia di una signora di 66 anni che è venuta in studio da me perchè aveva tanti dolori e si sentiva già vecchia.

Durante le sedute e attraverso il dialogo però è venuto fuori molto di più, perchè aveva vissuto un momento di depressione all’età di 48 anni che poi si è ripresentato durante il covid.

 

 

Leggi il testo completo dell’episodio:

A 66 anni è un classico che una donna mi dica: “Sono già vecchia!”, ma questo è il caso di una donna che a 66 anni ha male al dorso dei piedi (la parte sopra del piede), poi ha male alle caviglie e al mattino i primi passi diventano veramente tosti quindi rimettersi in piedi fa male, questo è quello che dice il corpo. Poi ha spasmi alle gambe di notte e questi sono rognosi perché questi spasmi sono contrazione delle gambe che non le permettono di dormire tranquillamente.

Poi mi dice: “Quando stiro (che voi donne sapete bene che cosa vuol dire, anche se anche io comunque come uomo ho imparato a stirare all’università e, dai, me la sono cavata!) sento indolenzimento alla zona del dorso, sulle scapole più un dolore alla spalla destra.

Mettiamo in ordine le cose e la cosa più vecchia che risulta è che quando aveva 40 anni ha iniziato ad avere mal di schiena, a 48 anni invece succede che è un momento molto duro della sua vita perché vive una sorta di depressione che si ripresenta all’età di 64 anni quando si trova da sola in casa, spaventata, con il covid.

A 58 anni, quindi qualche anno fa, invece ha un trauma alla spalla destra.

Ah, dimenticavo il fatto che quando ero ragazza intorno ai 30, ha avuto una distorsione ad un ginocchio, il destro.

Che cosa faccio durante la prima seduta?

Una analisi sempre completa del corpo e poi attraverso la kinesiologia risultano alcuni elementi che lei deve evitare perché c’è una sorta di tossicità nel corpo. Non elenco gli alimenti, ma questa base è sempre importante.

Poi emerge un dato meccanico importante, ovvero andiamo a lavorare sulla lombare, quella schiena che si caricava di pesi da ben 25 anni, lavoro sul bacino e sulle anche perché stavano faticando per sopportare quella schiena poi vado a lavorare sulla gamba destra, perché è stata quella gamba cha ha avuto una distorsione all’età di 30 anni circa.

Bene, questa è la prima seduta accompagnata da un dialogo dove emerge che a 48 anni ha subito una depressione perché aiutava il papà che aveva bisogno e doveva essere aiutato ma in questo modo lei lasciava sua figlia sola sentendosi in colpa.

Quindi da una parte lei era arrabbiata con il papà ma doveva aiutarlo, dall’altra era arrabbiata con sé stessa perché lasciava la figlia sola e poi si sentiva lei stessa sola verso i fratelli perché non li sentiva vicini perché non comprendevano il fatto che una mamma potesse lasciare una figlia sola e che una mamma potesse aiutare il padre, lei ne sentiva il peso.

Questa situazione di solitudine poi l’ha riportata a 64 anni quando: Covid = Distacco = Solitudine = “Oddio che cosa posso fare” = Paura.

Ecco che attraverso il dialogo le ho fatto scrivere una lettera verso suo papà, l’ho fatta andare in pace verso questo sentito di suo papà e ho fatto si che lei potesse scambiare un dialogo interessante con la figlia smettendo di sentirsi in colpa se lei era sola.

All’inizio mi sono dimenticato di dire che ha reflusso gastrico, cistite perenne e una digestione un po’ altalenante, ma tra poco ne parleremo.

Torna la seconda seduta e continuo a lavorare le scapole molto bene, vado a scollarle bene dal dorso e lei mi dice già dopo la prima seduta che le fitte ai piedi sono sparite e che le caviglie vanno molto meglio al mattino e che la scapola inizia ad andare meglio quando stira.

Quindi diciamo che in un paio di sedute tra il lavoro meccanico, il dialogo, la lettera che ha fatto al suo papà, il dialogo con sua figlia sono state fatte tante cose buone.

Ha iniziato a modificare un po’ l’alimentazione anche se è un pò birboncella perché è tosta e qui c’è da dire che il reflusso parlava di una alimentazione non proprio idonea e di cose non digerite e non accettate, un continuo rimuginare sulle proprie scelte.

La digestione parla la stessa lingua del reflusso, mentre invece la cistite la riportava a uno scontro nel suo territorio.

Quando abbiamo parlato anche di questo lei ha iniziato a comprendere perché nel passato le capitava e ha iniziato a comprendere come nel presente modificare il proprio comportamento.

Quindi sicuramente farsi rispettare nel proprio territorio, non farsi invadere nel proprio territorio e quindi creare una sorta di bolla protettiva.

È bella questa storia perché parlo a tutte quelle donne che già dai 45 anni si sentono vecchie, doloranti, affaticate e stanche e dico a loro: innanzitutto cambia dialogo, non entrare in quel meccanismo del “sono già vecchia”, inizia a capire che cosa c’è, connettiti con il presente, vivi il presente e se c’è qualcosa che non va risolvilo. Se invece va tutto bene, programmati nel “sto bene” e continua così, migliorati ancora.

Questa storia mi ha insegnato che tra fratelli bisogna amarsi, perché è il fratello che mi ha mandato lei e perché l’ha fatto? Perché ha visto che lui è stato meglio e voleva il bene per sua sorella.

Mi ha insegnato che sentirsi vecchi è veramente un dialogo pessimo; sentiti giovane e smetti di darti delle scuse, comportati come tale e parola chiave SOLUZIONE. Migliorati e guarda la soluzione.

Mi ha insegnato che quando vivi un momento di depressione e non lo superi, quando lo rivivi prendi davvero delle bastonate.

Allora ti consiglio di prendere il primo momento nel quale hai vissuto la depressione e scrivi, piangici sopra e liberati da questo tuo sentito, così che se per caso succede un altro momento buio hai comunque elaborato il primo e rimane solamente una traccia di questo.

Ti consiglio di fare questo per vivere una vita più serena e all’insegna della consapevolezza.

Più all’insegna, di come dico io, dello Star bene.

 

Ti è piaciuto questo episodio? Seguimi su:

Spotify

Google Podcast

Apple Podcast

Podcast Addict

Spreaker

STAR BENE È UN METODO

  • Come trovo soluzioni ai malesseri del persone?
  • Quali legami nascondono dolori così distanti?
  • Che dispositivi medici starò inventando?
  • Come utilizzo i miei dispositivi?
  • Cosa dicono i clienti dei miei lavori?
  • Che risultati hanno?

Sono questi i contenuti che pubblico insieme a qualche post positivo, a volte un po’ provocatorio che ti spinge a guardare in una direzione, quella dello STAR BENE