Daniele Gallerani Podcast

Storie straordinarie raccontate da un osteopata
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Stagione 2 – Episodio 26: la magia di un bambino

Questa storia è davvero meravigliosa e mi emoziona molto raccontarla. Parla di un signore di 60 anni che viene in studio da me per dei dolori diffusi a pancia e addome. Una storia che straordinaria che parla della paura di crescere che si ripercuote anche sul fisico portandolo a 19 anni a non aver ancora raggiunto la maturazione puberale. Una storia straordinaria che parla di quanto sia importante riconoscere e amare il bambino che è in noi.

 

Leggi il testo completo dell’episodio:

Questa storia ha dell’incredibile, ma dell’incredibile veramente tanto che tra poco scriverò anche le parole di un audio che mi è stato mandato da questa persona, perché quello che dico è giusto che te lo godi anche tu perché è straordinario condividere questa emozione.

Parlo di un signore di 60 anni che si presenta da me e mi dice: “Io ho dolori all’addome dislocati un po’ dappertutto sulla pancia ogni giorno, ci convivo ormai da tantissimi anni”.

Tutta questa storia è molto antica e molto vecchia e parte da quando aveva 19 anni, perché a quell’età non aveva ancora la maturazione puberale.

Quindi grandi preoccupazioni, la famiglia soppressiva, una educazione molto restrittiva tale per cui tra i 19 e i 20 anni subisce un bombardamento ormonale, sono queste le parole che usa lui, per farlo crescere.

Questo ragazzo a 19 anni fondamentalmente non era ancora cresciuto, era ancora un ragazzino, ma la domanda da porsi è: Perché la vita lo ha messo in condizioni di non crescere?

Ma la cosa interessante è che poi nella vita, quando ha 38 anni adotta un bambino e da un anno a questa parte oltre a questi disturbi alla pancia ha un’ernia iatale, quella fastidiosa sensazione alla pancia di gonfiore e di digestione lenta.

Intanto con lui lavoriamo sul diaframma e lavoriamo con una macchina innovativa che lavora sulle frequenze per ristabilizzare quello che sono delle frequenze anomale ovvero, se tu fossi una radio dovresti essere ben sintonizzata. Lui in questo momento non lo era e questa macchina va a sintonizzare proprio queste frequenze.

Lui mi dice che si sente meglio e recupera energie, poi viene a fare un corso sul respiro di quelli che organizzo, acquista Codice 32 l’attrezzo e dispositivo che ho inventato per il benessere del nervo vago, per ritrovare quello stato di benessere e di quiete, per migliorare la digestione e migliorare lo stato d’ansia.

Lui facendo esercizi di respirazione ogni giorno e utilizzando Codice 32 ogni giorno migliora.

Poi fa una cosa meravigliosa e quando dico meravigliosa è poco.

Scrive una lettera al papà nel quale parla di quel momento che ha avuto da ragazzo nel quale viveva una sorta di depressione e di rabbia nei suoi confronti perché non c’era, ma poi gli faccio scrivere una lettera a sé stesso, al bambino che era. Gli faccio prendere una foto sua di quando era bambino e lui mi manda una foto di quando era alla prima comunione. Gli dico di scrivere quel momento nella vita nel quale aveva paura di crescere. Da bambino, per una educazione molto restrittiva della famiglia il crescere per lui significava andare in contro a problemi e dolori. Questo che per lui era un pensiero è diventato una realtà a livello cellulare e questa realtà cellulare si è trasformata a 19 anni in una non maturazione puberale.

Quel bambino non voleva crescere, non voleva, non voleva, non voleva e quella pancia brontolava e brontolava.

Era come se quel bambino continuava a dire “non voglio crescere” ma quell’uomo diceva “Voglio crescere” e li in mezzo c’era un conflitto tra la parte sua vecchia e la parte sua nuova e allora facendolo parlare con il bambino e dicendogli che non doveva avere paura, che lo aveva capito, che lo ama e che era un bambino di grande coraggio e prendendo quel bambino facendolo parlare a quell’uomo dicendogli “Tranquillo, sei uomo”, oggi quest’uomo non ha più questi disagi.

Ma lascio che siano le sue parole a parlare:

“Ciao ragazzi, ho appena fatto 10 minuti qui sugli scogli in Sardegna alle 7.30 di mattina con codice 32, sento il rumore delle onde del mare. Volevo ringraziare ancora tutti quanti e soprattutto Daniele e Carlotta perché sono una ventina di giorni ormai che non ho quasi più dolori addominali, mentre prima avevo uno stato di infiammazione quasi permanente che mi tormentava da più di 30 anni. Ora è quasi completamente del tutto passato, faccio tutti i giorni Codice 32 sia alla mattina che dopo pranzo e mi faccio delle dormite con codice 32 di un’ora e mezza, due e ho migliorato un po’ la mia dieta. Ho tolto alcuni alimenti quasi completamente, soprattutto latticini e glutine; ho un dialogo interiore con il mio bambino che ogni tanto si fa sentire però mi sembra veramente di vivere un sogno. Normalmente le vacanze per me erano un periodo ancora più stressante perché non riuscivo a distogliere completamente dal lavoro ed era un continuo con questi dolori che non mi davano quasi tregua, invece adesso sto molto ma molto meglio ed era una situazione che si trascinava da più di 30 anni, quindi grazie. Grazie a tutti per il sostegno e l’incoraggiamento, prossimo step è arrivare almeno a 60 kg e aumentare perché adesso sono un po’ troppo poco. Intanto vi saluto e vi ringrazio, ciao un abbraccio.”

Direi che non ci sono parole, è qualcosa di straordinario e mi brillano gli occhi a parlarne. Questo uomo è coraggioso, è forte e in questo uomo cosi magro si nasconde un bambino impaurito e quel bambino impaurito oggi l’ha ritrovato, gli parla lo abbraccia e lo ama e quel bambino gli sta dicendo proprio a quell’uomo di crescere…FANTASTICO!

 

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