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Stagione 2 – episodio 53: Anche il mal di schiena riporta a casa

Una donna di 52 anni viene da me in studio e sono alcuni i motivi che la spingono ad arrivare da me: la curiosità, perchè mi segue sui podcast, sui canali social è del mio stesso paese ma mi conosce solo attraverso i social.
Dopo questa prima fase le dico: “ok qual è il motivo che ti ha spinto qua? il fatto del come lavori è interessante va bene ma che dolori hai?”
“Io ho un dolore al fianco sinistro da circa 3 mesi e la zona lombare mi fa male ma questo dolore si irradia si diffonde anche davanti sulla pancia da circa 2 mesi poi non ti nascondo che bruxo quindi stringo i denti di notte, ho anche un dolore sotto la pianta dei piedi da circa 4 anni”

 

Leggi il testo completo dell’episodio:

Tutto riporta a casa!

Ascolta bene questa cosa che ti dico, perchè quando dico che tutto riporta a casa ha un senso.

Una donna di 52 anni viene da me in studio e sono alcuni i motivi che la spingono ad arrivare da me: la curiosità, perchè mi segue sui podcast, sui canali social è del mio stesso paese ma mi conosce solo attraverso i social.

Dopo questa prima fase le dico: “ok qual è il motivo che ti ha spinto qua? il fatto del come lavori è interessante va bene ma che dolori hai?”

“Io ho un dolore al fianco sinistro da circa 3 mesi e la zona lombare mi fa male ma questo dolore si irradia si diffonde anche davanti sulla pancia da circa 2 mesi poi non ti nascondo che bruxo quindi stringo i denti di notte, ho anche un dolore sotto la pianta dei piedi da circa 4 anni”

Quindi in ordine di tempo 4 anni fa ha iniziato con i dolori ai piedi poi col mordere i denti e poi ha iniziato un dolore al fianco sinistro per poi avere un dolore alla zona lombare e alla pancia

Quand’è che è nato questo dolore ai piedi? quando? in quel momento, 4 anni fa circa, sta con un marito ma diciamo è come se prende un’infatuazione per un altro uomo; capita nella vita, succede un momento di debolezza (se così si può dire) e praticamente lei in questo stato d’animo si trova a vivere in casa con un marito dove però non si sente a casa, non si sente far parte di una famiglia e si sente di dover portare avanti con responsabilità i doveri di una famiglia in quanto donna, in quanto mamma e questi doveri si fanno molto pesanti.

Non si sente più una donna, passami il termine, amata quindi desiderata dall’uomo ma lei si sente quasi una serva di quell’uomo questo è quello che sono i suoi sentiti.

Dopo imparerai alla fine della storia quanto è in relazione la nostra emozione con il nostro stato fisico; ma andiamo avanti.

Dopo un dialogo con lei durante un lavoro col diaframma e sul respiro le dico: “Bene, ma che cosa stai vivendo?”

“Ah mi sento non a casa, mi sento non in famiglia”, proprio come quando a otto anni lei vive un disagio in casa perché il suo papà trova un’altra donna lei prende la parte della mamma che soffre per un papà che in un qualche modo la tradisce.

Lei ha una sorella più piccola e si trova a otto anni è arrabbiata col papà, con la figura maschile e prende la parte della mamma, la figura femminile, in più si trova a dover far da balia e a dover gestire una sorella più piccolina ed è da lì che inizia il suo senso di responsabilità, è da lì che riconosce come oggi la situazione simile perché fondamentalmente per doveri si trova a portare avanti una famiglia perché non ha un dialogo con un marito, lo respinge quando invece deve ascoltarsi, quando lei non sta rivivendo la sua vita ma la vita della sua mamma. Si è trovata lei a giudicare una mamma tradita e oggi ad essere una donna che ha tradito e quindi si è trovata in una forbice, prima come effetto di un disagio, poi come causa di un disagio e oggi la vita è come se fosse stata in trappola e allora attraverso un dialogo col papà un dialogo con la mamma si è riavvicinata con amore a questa parte della sua vita, diciamo, ha curato le ferite di quella bambina e attraverso un dialogo con il marito si è trovata a non essere più serva del marito ma moglie di quel marito, una moglie paritaria, una moglie che vive il rapporto in modo sano, una moglie che oggi ha piacere di prendersi cura di suo figlio e di suo marito ma non è più la serva.

Questa cosa in termini di dolore ha portato nel giro di soli 20 giorni a diminuire di un 70% i dolori attraverso che cosa? il lavoro sull’intestino fatto in due modi: uno attraverso l’intervento sul muscolo ileopsoas che è la sentinella che indica che l’intestino era teso, infiammato, dolente, retratto. Poi è stato fatto un lavoro diciamo riduzione di alcuni cibi che causano uno stato infiammatorio a quella persona.

Questa donna è stata invitata poi a fare un percorso sul respiro perché? perché il respiro abbassa in modo importante lo stato infiammatorio grazie all’attività del sistema parasimpatico mediato dal nervo vago.

É stato lavorato il diaframma in modo manuale per rieducarlo, riabilitarlo ad una funzione finalmente libera di libera espressione poi non è finito è stato trattato il bacino a questa donna perché il bacino è simbolo di casa le fondamenta di casa una donna che non si sentiva libera di esprimersi una donna che non si sentiva a casa non era in un buon rapporto col suo bacino poi è stata lavorata la parte cervico-dorsale perché lì c’è il peso del passato il peso che si portava sulle spalle oggi somatizzato sul corpo ma dietro a quella somatizzazione della zona cervico-dorsale c’era un sentito, una emozione che parlava di responsabilità una responsabilità non voluta ma comunque presa.

Oggi grazie all’accettazione grazie al cambiamento di questo punto di vista questa donna sta meglio vive il rapporto con suo marito e con le figlie in modo molto più leggero molto più positivo vive il rapporto con il suo papà e la sua mamma in modo più costruttivo insomma è una donna che a 52 anni ha avuto un grande coraggio di mettersi in discussione e ha sperimentato la relazione tra le emozioni le parole e il corpo.

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STAR BENE È UN METODO

  • Come trovo soluzioni ai malesseri del persone?
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Sono questi i contenuti che pubblico insieme a qualche post positivo, a volte un po’ provocatorio che ti spinge a guardare in una direzione, quella dello STAR BENE