Esistono momenti in cui scendi in guerra.
Esistono momenti in cui c’è una battaglia da combattere.
Esistono momenti in cui ti senti solo.
Esistono momenti nei quali devi vestire i panni di un generale.
Un generale che scende in battaglia non è un soldato. Lui programma la battaglia e mette seduti tutti i suoi compagni, parla ai suoi soldati, veste i panni di chi comanda le sue cellule.
Perché le tue cellule sono soldati che credono in te, generale.
Parla con grande fiducia e determinazione, credi in te e nel tuo progetto.
C’è un momento nel quale sei chiamato alla battaglia e in quel momento devi unire tutte le tue cellule.
Loro sono tutte programmate per assisterti e andare in battaglia con te, ma hanno bisogno di un comandante fiero che le unisca tutte, una per una. Le guarda, le schiera, le mette in fila e gli da un compito.
Queste grideranno all’unisono “ANDIAMO”, il grido della battaglia che ti sostiene.
Perché tu sei un generale fatto e venuto al mondo per battagliare e fare la guerra.
Ma la miglior guerra la devi fare con te stesso, con le tue intenzioni e contro le tue credenze. Contro chi cerca di distruggere il tuo campo di battaglia, dove comandi tu, il tuo corpo e la tua mente.
Allora entra dentro a questo campo di battaglia, porta gli alleati, ovvero le tue cellule, uniscile al tuo cuore, mettici intenzione e nessuno potrà vincere, nessuno potrà vincere sul tuo territorio…NESSUNO.
Nessuno può comandare le tue cellule e il tuo cuore, perché chi comanda sei tu.
TU SEI IL GENERALE DELLA TUA VITA.