Una ragazza si presenta in studio, parliamo di una persona che ha poco meno di 30 anni. Il motivo per il quale è qua sono degli attacchi di cervicale.
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Una ragazza si presenta in studio, parliamo di una persona che ha poco meno di 30 anni. Il motivo per il quale è qua sono degli attacchi di cervicale.
Attacchi di cervicale da 0 a 10, forti 8. Dolori al collo, pesantezza degli occhi, la tempia destra pulsa. Da circa un anno questi dolori sono frequenti, ricorrenti. Addirittura negli ultimi due mesi intensificati tanto che quando il mal di testa si presenta, almeno uno a settimana forte, 24 ore di media è la durata.
Spesso accompagnato da nausea. Diciamo che è bella tosta da sopportare una roba così, perché comunque le impedisce di stare concentrata al lavoro, le impedisce di vivere una vita serena in quelle 24 ore e spesso nel fine settimana, un giorno su due, se li gioca per questo mal di testa. La sua storia non è particolarmente complicata, perché lei ha avuto un apparecchio alle elementari, le è stata messa un apparecchio speciale in bocca con una griglia per frenare la lingua che così non può sbattere contro i denti.
Diciamo che qualche lavoretto in bocca le è stato fatto. La cosa che emerge di più è che il mal di testa risale all’età di 14 anni, perché lei dice, si è vero, in quel momento le tempie mi pulsavano, mi davano fastidio 5-6, ma bene o male l’ho sempre gestita fino a poco fa. Questo è il quadro col quale si è presentato, ma dove ho lavorato? Che cosa abbiamo fatto? Dopo una serie di test ho visto che la lingua interferiva con quella che era la sua posizione del collo, ovvero il suo collo, guardandola da davanti, la sua testa era inclinata da un lato.
Lavorando sulla lingua migliorava anche la posizione del collo, ma non così tanto. Apparecchio, non apparecchio, abbiamo tolto, provato, fatti i test, ma i risultati erano buoni ma non eccellenti, fintanto che riconosco e trovo una importante relazione tra gli occhi e la posizione del collo. C’è un conflitto tra gli occhi e il collo, ovvero quando il collo è dritto gli occhi vedono storto e quando gli occhi sono in posizione dritta il collo è storto.
Ok, allora andiamo a lavorare con un po’ di esercizi in postura corretta su quello che è il diaframma, molto importante, in relazione alla cervicale, ma soprattutto in relazione agli occhi. Faccio quello che mi è possibile fare posturalmente parlando, poi la invito ad andare da una mia collega, un optometrista, che si occupa della funzione dei muscoli dell’occhio. L’optometrista fa diversi test di convergenza, di divergenza, guarda qual è l’occhio dominante per capire come gli occhi interferiscono, agiscono, si collegano, interagiscono con la postura.
Bene, lei conferma il fatto che c’è una disfunzione da poter migliorare attraverso degli esercizi e una volta che le dà questi esercizi, la ragazza nel giro di un mese da quel giorno mi dice che non ha mai avuto un mal di testa. Forse l’ha avuto uno, ma non durava più 24 ore il disagio, ma si parla di poche ore, e non ha capito bene se era causato da un’influenza o dal mal di testa. La pesantezza degli occhi si è praticamente azzerata e quel fastidio che aveva tra le scapole, quel fastidio che aveva dal collo alle scapole e dal collo alla testa, è andato a svanire.
Poi dopo, andando avanti posturalmente, abbiamo fatto il lavoro del bacino per ridare elasticità a quel corpo e per mettere in relazione gli occhi al collo ridando così mobilità a quel bacino.
I punti chiave di questa storia per un mal di testa sono stati gli occhi, è stata la cervicale ed il diaframma.
Che cosa mi ha insegnato questa storia? Questa storia mi ha insegnato che un mal di testa può essere dovuto a volte da uno stato emotivo, a volte da uno stato alimentare, da intossicazioni, a volte da un trauma come un colpo di frusta, ma a volte anche dalla posizione degli occhi.
Gli occhi che sono determinanti per tutto il corpo.
In quanto se gli occhi funzionano come devono, convergono, guardano tutti e due in uno stesso punto e la postura è in pace. Quando questo non accade, un occhio vuole guardare davanti a sé, l’altro non riesce e il corpo deve inventare un modo per sopravvivere a questo disagio. Pensa che bello, pensate quanto al nostro corpo intelligente, furbo e scaltro per scappare da un disagio.
Mi sono dimenticato di dirvi che quella lingua l’ho sempre presa in considerazione durante il lavoro posturale mettendola in relazione con gli occhi. Quindi diciamo che in un assetto corretto quella lingua scappava, era stata imprigionata da un apparecchio, non si sentiva libera di esprimersi, quegli occhi avevano trovato una via di fuga facendo piegare il collo, quel collo piegato da un lato manifestava poi mal di testa. Un circolo vizioso che oggi è stato smontato, è stato disinnescato e finalmente questa ragazza è libera di godersi la sua vita senza mal di testa.