La vita è fatta di decisioni e azioni, tutto il resto sono paure!
Queste parole sono il riassunto del lavoro che ho fatto tempo fa con un ragazzo che per esigenze ha scelto di non prendere decisioni e questo l’ha portato ad avere paura.
Di conseguenza le azioni che sono seguite sono state dettate da quella paura e non hanno portato ad alcun successo, ma solamente frustrazione e blocco, perché non sapeva che cosa fare. Trovandosi in un limbo di indecisione.
Il risultato di questo atteggiamento: insoddisfazione e bassa autostima che si rispecchiava anche nel respiro, che era trattenuto e nella sua postura.
Che cosa ti voglio dire con queste parole?
Grazie a questo lavoro ho compreso, ma soprattutto quel ragazzo ha compreso che nel momento in cui prendi una decisione devi immediatamente passare all’azione e in quel momento hai di fronte a te un panorama che può portare a due strade differenti:
la prima è quella che porta al successo, quindi ti stringi le mani da solo, ti batti un cinque da solo, sei contento e soddisfatto.
La seconda, invece, può portarti all’insuccesso.
In questo caso però quell’insuccesso va vissuto come un grande insegnamento, perché quella tua decisione è stata presa con consapevolezza e l’azione che è seguita subito dopo ha richiesto coraggio.
Ti sei messo al primo posto dicendo: “io sono di quella opinione e mi comporto in quel modo”
Questo magari ha portato ad una azione non giusta in quel momento, ma tu eri d’accordo con te stesso.
Questo atteggiamento porta ad avere una grande autostima anche se sei andato incontro ad un “fallimento”, perché attraverso quell’errore hai imparato qualcosa.
In ogni situazione la domanda che ti devi porre è: “Che cosa ho imparato?”
Perché se hai preso quella decisione e compiuto quella azione vuol dire che ne eri convinto, di conseguenza se hai sbagliato chiediti il perché e poi migliorati.
A quel punto la prossima decisione sarà diversa e di conseguenza anche l’azione che ne seguirà.
Questo si chiama “pensiero critico”, quel pensiero al quale non siamo stati educati, fatto di analisi, comprensione e autostima.
Attraverso questo dialogo il ragazzo ha compreso cosa gli è successo nei giorni precedenti e ha capito che vivere un senso di frustrazione non porta nessun risultato, se non negativo.
Tutto si è concluso con una sana risata e grazie a questa consapevolezza anche la postura è cambiata, non aveva più quella forma di indecisione e paura e il respiro è diventato meno teso.
La storia di questo ragazzo è un esempio di come il nostro stato d’animo e i nostri pensieri influenzano il nostro corpo, la postura e il respiro.
Ricorda, il tuo corpo è l’espressione dei tuoi fallimenti, delle tue gioie e di tutte le emozioni che metti negli eventi che ti accadono.